Una goccia di storia nel tuo gin

Il pinolo utilizzato tra le botaniche del nostro gin rappresenta una novità assoluta nel mondo della distillazione, e caratterizza il Gastrofighetti GIN con un forte richiamo al nostro territorio di appartenenza a Fregene, ed alla sua pineta, che da sempre viene utilizzata anche per la racconta e produzione dei preziosissimi pinoli. La storia di Fregene è da sempre inscindibilmente legata anche ai suoi maestosi pini ed ai caratteristici pinoli.

La pineta secolare di Fregene, situata sulla costa tirrenica dell’Italia centrale a pochi Km da Roma, è un’importante riserva naturale con una vasta estensione di pini marittimi (Pinus pinaster) e di pino domestico (Pinus pinea) che risale a diversi secoli fa. Questa splendida pineta è una delle caratteristiche distintive del paesaggio di Fregene, ed assieme alle sue ampie spiagge frequentate dai Vip e da personaggi del cinema, ha contribuito a rendere questa località famosa nel mondo ed affascinante anche dal punto di vista storico.

La pineta di Fregene ha origini antiche, risalendo almeno al periodo romano, quando la zona era frequentata come luogo di villeggiatura dai nobili romani. Durante l’Impero Romano, la pineta fu sfruttata come fonte di legname per costruzioni e navi, grazie alla pregiata qualità del legno di pino marittimo. La presenza di queste maestose piante fu inoltre importante per la protezione delle dune di sabbia e per la stabilizzazione del terreno costiero.

Negli anni successivi, la pineta di Fregene subì varie trasformazioni e cambiamenti di proprietà. Nel corso del tempo, l’area fu divisa in diverse tenute private, ma venne preservata in gran parte grazie al riconoscimento del suo valore ecologico e paesaggistico.

Negli ultimi decenni, la pineta di Fregene è diventata una riserva naturale, protetta per la sua importanza ambientale. Oggi è gestita dal Comune di Fiumicino ed organizzazioni ambientaliste per preservare la sua biodiversità e offrire un’area naturale ricreativa di grande valore per la comunità locale e per i visitatori. Le gigantesche piante di Pinus pinea si innalzano per decine di metri in due settori del parco, uno dei quali dedicato a Federico Fellini che ha soggiornato per lungo tempo in questa località, ma spuntano con chiome ad ombrello altissime anche dai giardini delle ville private, creando un’atmosfera suggestiva e tipicamente mediterranea, offrendo riparo ed ombra durante le calde estati e fornendo un habitat ideale per molte specie di uccelli, animali e insetti. È un luogo ideale per passeggiare, fare picnic, fare sport all’aria aperta o semplicemente rilassarsi in mezzo alla natura.

La pineta di Fregene è un prezioso tesoro naturale che testimonia la storia e l’importanza delle foreste costiere nell’ecosistema mediterraneo. Grazie agli sforzi di conservazione, questo affascinante e rigoglioso ambiente rimane intatto, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e incantevole in un’oasi di tranquillità e bellezza naturale.

Il pinolo è un seme commestibile ricavato dai coni dei pini, ed in particolare quelli dal genere Pinus pinea sono i più pregiati. Ha una forma allungata, con una piccola dimensione e un colore beige chiaro.

Dal punto di vista alimentare, i pinoli sono molto versatili e vengono utilizzati in diverse cucine di tutto il mondo. Sono fortemente presenti nella cucina italiana, in particolare nella preparazione di pesto alla genovese, dove vengono uniti a basilico, aglio, grana ed olio d’oliva per creare la tipica salsa aromatica. I pinoli possono anche essere aggiunti a insalate, piatti di pasta, risotti, salse e dolci, come biscotti e torte.

Dal punto di vista gustativo, i pinoli hanno un sapore dolce, ricco e burroso, con una nota di nocciola leggermente tostata. Hanno una consistenza morbida ma croccante, che contribuisce a fornire una piacevole variazione di consistenza ai piatti in cui vengono utilizzati. Sono apprezzati per il loro gusto distintivo e la loro capacità di arricchire, con la particolare nota balsamica e calda derivante dalle resine del pino, i sapori degli alimenti a cui vengono aggiunti. I pinoli si consumano crudi o cotti, e sono relativamente ricchi di grassi e calorie.

I gin tradizionali sono generalmente distillati con una combinazione di botaniche come ginepro, coriandolo, agrumi, spezie e erbe aromatiche. Mentre alcuni gin artigianali possono utilizzare botaniche uniche e insolite, nessuno aveva mai pensato prima di usare il pinolo come ingrediente chiave nel processo di distillazione, e questo ci rende particolarmente orgogliosi dell’identità territoriale del nostro prodotto, e dello straordinario interesse che ha generato tra gli appassionati di gin.

L’etichetta riporta difatti come unico elemento grafico l’immagine di una pigna, come botanica distintiva di questo gin, nato a tavola per gioco tra amici, ma con idee molto chiare sulla qualità e caratteristiche che volevamo ottenere.

È importante notare che alcune persone possono essere allergiche ai pinoli, ed anche se il processo di distillazione destruttura le proteine allergeniche nel prodotto finale, è consigliabile un uso moderato se è nota la sensibilità ai prodotti a guscio.

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